In questa pagina della nostra guida ai mutui casa parleremo delle principali agevolazioni fiscali sui mutui previste dalla nostra normativa.

Il mutuo è uno strumento finanziario che ha una forte valenza sociale in quanto viene spesso utilizzato dalle famiglie per l’acquisto dell’abitazione in cui si andrà a vivere. Per questo motivo il legislatore prevede una serie di agevolazioni particolarmente vantaggiose soprattutto nel caso in cui la finalità del mutuo abbia proprio quella valenza sociale di cui sopra.

Agevolazioni fiscali sui mutui

Possiamo distinguere tra due principali tipologie di agevolazioni.

– Agevolazioni relative alle imposte sul contratto di mutuo;

– Detrazioni d’imposta.

Vediamole entrambe nel dettaglio.

Agevolazioni relative alle imposte sul contratto di mutuo

Questo tipo di agevolazioni fiscali sui mutui ha effetto nella fase iniziale, quella di stipula del contratto di mutuo. Ne parliamo diffusamente nella sezione relativa alle spese del mutuo. In questa sede ricordiamo quella forse più importante, ovvero l’imposta sostituiva per l’acquisto della prima casa, che racchiude in sé una serie di oneri fiscali che non devono più essere corrisposti singolarmente (imposte ipotecarie e catastali, imposta di registro, imposta di bollo, tasse sulle concessioni governative) ed è pari allo 0,25% dell’importo finanziato. Se ad esempio abbiamo i requisiti per usufruire delle agevolazioni previste per la “prima casa” e ci viene erogato un importo di 200.000 euro, l’imposta sostitutiva da pagare sarà di 500 euro.

Detrazioni d’imposta relative al contratto di mutuo

agevolazioni fiscaliLa normativa prevede la possibilità di usufruire di detrazioni fiscali per interessi passivi ed oneri accessori di mutui ipotecari. Si tratta di una serie di norme abbastanza complesse che cercheremo di descrivere negli aspetti più rilevanti.

Iniziamo quindi dai mutui per l’acquisto dell’abitazione. Vediamo quindi:

– a quali condizioni si può fruire delle detrazioni;

– chi può fruirne;

– l’importo della detrazione;

– su quali voci di costo si applicano.

A quali condizioni si può fruire delle detrazioni

  • Innanzitutto il mutuo deve essere richiesto per l’acquisto dell’abitazione principale (e relative pertinenze). Per essere più precisi, l’immobile acquistato deve essere adibito ad abitazione
    principale entro un anno dall’acquisto, e deve esserlo per tutto il periodo per il quale vengono richieste le detrazioni. Sono previsti dalla normativa anche alcuni casi particolari in cui è possibile fruire delle detrazioni anche se l’immobile non viene adibito ad abitazione principale.
  • Il mutuo deve essere ipotecario, ovvero deve essere costituita l’ipoteca dell’immobile (anche diverso da quello oggetto di acquisto) a garanzia dell’importo erogato dalla banca.
  • L’acquisto dell’immobile deve avvenire entro un anno prima e non oltre un anno dopo la stipula del contratto di mutuo. In pratica si può acquistare l’immobile entro un anno dall’ottenimento del mutuo, oppure si può stipulare il contratto di mutuo entro un anno dall’acquisto dell’immobile.

Chi può fruirne

  • Possono fruire delle detrazioni gli acquirenti che siano anche intestatari del mutuo. Nel caso in cui vi fossero più intestatari, si avrà diritto alla detrazione in misura proporzionale alla propria quota;
  • Possono fruirne anche gli acquirenti della sola nuda proprietà;
  • Il diritto alla detrazione viene trasmesso agli eredi o legatari che si siano accollati il mutuo.

L’importo della detrazione

E’ prevista una detrazione dall’imposta sul reddito delle persone fisiche del 19% per un importo fino a 3.615,20 euro. Nel caso di contitolarità del mutuo (o di più contratti di mutuo) questo limite va inteso come cumulativo, così ad esempio due cointestatari potranno indicare ciascuno l’importo di 1.807,60 su cui applicare la detrazione del 19%.

Su quali voci di costo si applicano le detrazioni

Di seguito riportiamo le principali voci di costo che possono essere oggetto di detrazione:

  • gli interessi passivi;
  • le spese di istruttoria e perizia;
  • le spese notarili (parcella del notaio) per il contratto di mutuo;
  • l’imposta sostituiva;
  • le spese di intermediazione richiesta dagli istituti di credito;
  • le imposte per iscrizione o cancellazione di ipoteca;
  • le quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione;

Le detrazioni sono previste anche per l’acquisto o la ristrutturazione di un immobile da adibire ad abitazione principale. Devono verificarsi le seguenti condizioni:

  • l’immobile deve essere adibito ad abitazione principale, entro 6 mesi dalla fine dei lavori;
  • il contratto di mutuo deve essere stipulato entro sei mesi (antecedenti o successivi) dall’inizio dei lavori.

In questo caso l’importo annuo complessivo su cui calcolare la detrazione è pari a 2.582,28 euro.

Il consiglio di Think2Money

E’ importante stimare in anticipo quale può essere il beneficio fiscale derivante dalle detrazioni d’imposta. In certi casi il valore può essere significativo ed avere un impatto positivo sulla sostenibilità della rata che dovremo corrispondere all’istituto bancario. Tieni presente tuttavia che, mentre la rata è (spesso) un impegno mensile costante, il beneficio fiscale in genere si ottiene una volta l’anno. Non bisogna mai dimenticare, infine, che le normative possono cambiare, e, quando si parla di aspetti fiscali, la direzione molto spesso non è quella che favorisce il contribuente.