Un elemento molto importante del mutuo è il piano d’ammortamento, vediamo cos’è e come funziona
Molto spesso ci preoccupiamo di quale potrà essere l’ammontare della rata del nostro mutuo, ed è giusto che sia così: è proprio dal valore della rata che potremo capire se saremo in grado di sostenere lo sforzo che ci verrà richiesto per rimborsare la somma che ci è stata erogata, e se questo potrà avere un impatto significativo sul nostro tenore di vita.
Cos’è il piano di ammortamento
Ma il piano d’ammortamento è un documento che può darci molte informazioni preziose, se lo sappiamo leggere bene. Come vedremo tra poco è uno strumento che può esserci utile per tutta la durata del mutuo:
– nella fase iniziale, per prevedere come evolverà nel corso degli anni;
– durante tutta la durata del mutuo, per monitorare la situazione ed eventualmente decidere se, ad esempio, anticipare l’estinzione di una parte del capitale.
Il piano d’ammortamento può essere stimato in anticipo ed è uno dei documenti importanti da richiedere alla banca nella fase iniziale, quella in cui stiamo decidendo l’Istituto a cui rivolgerci. Gli elementi che servono per il suo calcolo sono 3:
Vediamo cos’è il piano di ammortamento in un esempio pratico, in cui vogliamo simulare il piano d’ammortamento in un caso “di scuola”:
– capitale erogato: euro 100.000;
– tasso d’interesse: fisso, pari al 3%;
– durata del mutuo: 10 anni.
Nella tabella riportiamo quindi la prima parte del piano d’ammortamento, con evidenziati alcuni valori chiave che illustreremo di seguito.
Ci sono almeno quattro informazioni importanti nel piano d’ammortamento
Vediamole nel dettaglio:
- Il numero delle rate;
Nella prima colonna è riportato il numero della rata, in totale avremo in questo caso 120 righe (12 per ogni anno di durata del mutuo).
- L’importo della rata;
Nella seconda colonna troviamo l’importo della rata. In questo caso, essendo un mutuo a tasso fisso, avremo la garanzia che tale valore resterà costante per tutta la durata del mutuo.
- Il credito residuo;
Il credito residuo è riportato nella seconda colonna. E’ la parte che resta del capitale che dovremo ancora rimborsare, calcolato di volta in volta nel momento corrispondente al pagamento di ogni specifica rata. Due sono le cose da sottolineare:
– il credito residuo è molto importante nel caso in cui vogliamo estinguere anticipatamente il mutuo, o parte di esso. Nel caso in cui volessimo estinguerlo totalmente, infatti, indicherebbe proprio la cifra che dovremo versare. Nel caso invece di estinzione parziale, la nuova rata che andremo a pagare dipenderà proprio dal valore percentuale di quanto verseremo rispetto al credito residuo.
– se notiamo il credito residuo alla dodicesima rata, vediamo che il valore non è pari al 90% dell’importo erogato (90.000 euro in questo caso) ma è superiore. In altri termini, nel primo periodo il credito residuo decresce in misura meno che proporzionale rispetto alla durata del mutuo. Questo perché nella prima parte si pagano gli interessi in misura maggiore.
- Quota capitale e quota interessi.
Le ultime due colonne riportano, per ciascuna rata, la quota capitale e la quota interessi. La somma di questi due valori è pari all’importo della rata (966 euro in questo caso).
Così ad esempio la prima rata sarà composta da:
– una quota capitale di 716 euro, che costituisce la parte della rata destinata ad abbassare il credito residuo;
– una quota interessi di 250 euro, ovvero la parte della rata che remunera l’anticipo del capitale erogato dalla banca.
E’ interessante notare, ad esempio confrontando questi valori con quelli relativi alla rata n. 19, come la quota capitale aumenti e quella interessi diminuisca nel tempo, a conferma di quanto detto al punto precedente: nella prima parte si pagano gli interessi in misura maggiore.
Vediamo adesso cosa succede alla fine del periodo previsto dal piano d’ammortamento.
La rata è rimasta sempre uguale, come ovvio. La quota interessi è scesa, fino quasi ad azzerarsi e quasi tutto l’importo della rata è destinato ad abbassare il (poco) credito residuo rimasto. Con l’ultima rata (la n. 120) estinguiamo finalmente tutto il credito residuo e, di conseguenza, il mutuo stesso.
I mutui a tasso variabile
Cos’è il piano d’ammortamento nel caso dei mutui a tasso variabile?
Nel caso di mutuo a tasso variabile il piano d’ammortamento ci dà le stesse informazioni. Bisogna tuttavia tener conto che, nel momento in cui costituisce una previsione, non possiamo sapere a priori come evolverà il tasso. Quindi il piano calcolato prima della stipula del contratto di mutuo considererà il tasso d’interesse in vigore al momento. L’importo della rata così calcolata, e la quota interessi, potranno cambiare nel tempo in base all’andamento del tasso d’interesse.
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