Alcune news sul re delle criptovalute: il Bitcoin (BTC)

Il re delle criptovalute. Il Bitcoin
Il re delle criptovalute. Il Bitcoin

A noi di think2money.com è sempre piaciuta l’energia che si respira nel mondo che circonda le criptovalute. Per questo motivo ci piace tenere aggiornati i nostri lettori su cosa sta avvenendo intorno a questo universo meraviglioso. E allora, eccoci con alcune news sul re delle criptovalute: il Bitcoin (BTC)

Il Bitcoin (BTC), ovvero, come inviare denaro in periodo di guerra

Questa è la storia di Masha Sakharova, un’emigrata russa che vive in Europa e che si racconta in un articolo di CoinDesk. Ci troviamo di fronte all’ennesima persona che si unisce al crescente gruppo di persone che nel mondo reale usa il Bitcoin (BTC) come valuta standard. Masha ha chiesto di essere retribuita in Bitcoin (BTC), li utilizza per comprare prodotti e/o servizi ogni volta che i venditori glielo consentono. Quando non riesce, per esempio nei casi in cui deve saldare importi di un valore importante come l’affitto o le fatture delle carte di credito, vendo i propri Bitcoin (BTC) sugli exchange per trasformarli nella valuta a lei necessaria.

Negli ultimi anni, ha convinto il proprio allenatore di tennis ad accettare Bitcoin (BTC), ha provato a convincere i suoi interlocutori (… non ultimo il proprietario di casa …) ad aprire portafogli di criptovalute ed ha pagato le consumazioni usando le criptovalute nei bar di tutta Europa. E tutte queste transazioni hanno anche portato Masha ad avere delle perdite lungo la strada rispetto al valore di Bitcoin (BTC) che avrebbe potuto ottenere scegliendo con anticipo quando comprare e vendere.

Le news sul Bitcoin (BTC)
I Bitcoin nel conflitto tra Russia e Ucraina

Per Masha Sakharova nel Bitcoin (BTC) c’è tutta la narrazione della sua vita finanziaria quotidiana. Ma ora, da quando la Russia ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio, la criptovaluta è diventata anche un racconto di sopravvivenza durante il periodo di guerra. Dall’inizio delle sanzioni e nelle ultime otto settimane Masha, restata in esilio in Europa come molti dei suoi compatrioti, ha mantenuto legami comunicativi e finanziari con il suo paese natale grazie anche alle criptovalute, ed in particolare al Bitcoin (BTC). Rassicura che non è sua intenzione utilizzare il potenziale offerta dal Bitcoin (BTC) per supportare l’invasione russa. Piuttosto, questa è la sua storia di come le criptovalute si siano rivelate uno dei pochi modi disponibili per aggirare le sanzioni e inviare denaro dentro e fuori da un paese in rapida chiusura con il mondo occidentale.

Ma non solo la Russia si avvale delle capacità offerte dal Bitcoin (BTC). Anche l’altro lato del fronte, l’Ucraina, sta cercando di resistere all’invasore anche grazie alle possibilità offerte dal mondo della blockchain in generale e delle criptovalute in particolare.  Il governo ucraino sta utilizzando Bitcoin (BTC) e token non fungibili (NFT) per salvaguardare le proprie risorse finanziarie. Si moltiplicano le donazioni interne e esterne all’Ucraina effettuate in moneta virtuale. E poi, anche da questo lato della barricata, il Bitcoin (BTC) e i suoi fratelli si stanno rivelando il modo più semplice e veloce per portare denaro ai rifugiati ucraini. Le news sul Bitcoin (BTC) si legano indissolubilmente alla crescita dell’utilizzo di quest’ultime.

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Dove sono finiti i Miners di criptovalute?

Vi ricordate il fermento di qualche anno fa da parte di tutto il mondo NERD (… e non solo …) nel capire come trasformarsi in “minatori” di Bitcoin (BTC) direttamente nei loro garage? La corsa all’acquisto dei processori più potenti e dei moderni ASICs (Application Specific Integrated Circuit), ovvero, delle macchine necessarie all’estrazione? Quali sono le news sul Bitcoin (BTC) ed in particolare sull’enorme schiera di miners?

Alla conferenza Bitcoin 2022 si sono incontrati proprio i miners di lungo corso nell’evento Home Mining Panel. Gli argomenti di discussione di questo incontro sono stati  fondamentalmente due: Quale è il motivo per cui le persone dovrebbero prendere in considerazione l’estrazione di Bitcoin (BTC) direttamente in casa? Oggi quale sarebbero le principali sfide che potrebbero dover affrontare?

Le news sul Bitcoin (BTC)
I miners di Bitcoin

Molti degli speaker hanno condiviso che L’estrazione di Bitcoin (BTC) in casa risolve molti problemi. Risolve i problemi con la censura di diversi paesi nel mondo, risolve il problema della necessità di avere un conto bancario (e quindi di essere completamente tracciabili) e risolve tutte le tematiche legate ai servizi KYC (Know Your Customer – Conosci il tuo cliente). Estraendo a casa, i minatori di Bitcoin (BTC) più piccoli aiutano a distribuire l’hash-rate e in molti casi possono estrarre la preziosa criptovaluta ad un prezzo inferiore rispetto all’acquisto a titolo definitivo. Con l’hashing distribuito si è ottenuto un mezzo per acquisire Bitcoin (BTC) senza inciampare nel KYC quando gli scambi hanno iniziato a richiedere sempre più informazioni personali. Poter estrarre a casa gli ha dato più privacy. Si rese conto che poteva estrarre con profitto, il che era un vantaggio aggiuntivo per lui. Diverter è stato uno dei primi a scrivere della sua esperienza e a condividere i dettagli dell’home mining con la comunità.

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Migliaia di persone si stanno ispirando a questo nuovo metodo anche se poi l’acquisizione di ASIC per il mining può essere un compito arduo (se non addirittura impossibile). Dietro l’angolo si nascondono una moltitudine di truffatori derivanti dal semplice fatto che gli ASIC sono macchine industriali, non facilmente rintracciabili sui canali standard e non sono progettate per uso domestico. Queste macchine richiedono molta energia: tipicamente un servizio a 240 volt su un interruttore da 20 ampere. Creano calore e sono estremamente rumorose (solo la famiglia di un minatore domestico di Bitcoin (BTC) può testimoniare sulla reale rumorosità di questi strumenti).

Sei interessato all’estrazione di Bitcoin (BTC) in casa? Studia, contatta persone fidata per consigli ed assistenza e fai molte ricerche prima di scegliere quale e da chi acquistare l’attrezzatura necessaria.

Amazon e il Bitcoin (BTC). Questo matrimonio non s’ha (ancora) da fare!

Il CEO di Amazon (AMZN) Andy Jassy ha dichiarato qualche tempo fa alla CNBC che non è ancora vicino il giorno in cui il gigante dell’e-commerce e del cloud computing introdurrà il re delle criptovalute, il Bitcoin (BTC) come modalità di pagamento disponibile per la sua attività al dettaglio. Diciamo che non sono proprio ottime news sul Bitcoin (BTC).

Al contrario Jassy vede molto probabile la futura presenza sugli scaffali digitali di NFT (Not Fungible Token che in italiano significa gettoni non copiabili). Jassy ha anche previsto che le criptovalute, ed in particolare il Bitcoin (BTC), continueranno a diventare sempre più preziose e diffuse. Sempre di più nel tempo anche se poi non ne possiede personalmente.

Chi cederà per primo? Il Bitcoin (BTC) o Amazon? Noi crediamo che alla fine quest’ultima sarà costretto ad accettare il re delle criptovalute come modalità di pagamento disponibile per i suoi clienti!

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